In effetti Vodafone offre pure già i 2,5 Gigabit; Fastweb lo fa in 30 città. Mi sembra che sia mancata un po’ di trasparenza in attivazione. Un operatore ha tutto il diritto di offrire una velocità più alta solo in alcune città, quelle più importanti; dove ha infrastrutture in grado di soddisfare l’upgrade di velocità e – soprattutto – dove ci sono concorrenti che la spingono a questa mossa.
Però ha anche il dovere di chiarire prima dell’attività la velocità raggiungibile. Per abbonamenti tramite sito lo fa, ma non è detto che il canale scelto da quest’utente sia stato altrettanto trasparente (negozio o call center).
Non conta se la pubblicità diceva “fino a 2,5 Gigabit”; ma se l’operatore ha promesso i 2,5 Gigabit in fase di attivazione, l’utente può reclamare e chiedere un upgrade laddove possibile. E, se non possibile, può vedere se chiedere disdetta (gratuita) e vedere se in realtà Vodafone può offrirgli quella velocità.
È possibile anche aspettare qualche mese e accontentarsi del gigabit; solo a pochi – perlopiù utenti aziendali, professionisti con esigenze specifiche di trasferimento frequente di grossi file e molte utenze connesse contemporaneamente – possono essere davvero utili i 2,5 Gigabit rispetto al “semplice” gigabit, che già di per sé ancora un sogno per la maggior parte degli italiani.
Gli operatori infatti pian piano passeranno a 2,5 Gigabit e (eccetto Fastweb, per ora) già quest’anno al 10 Gigabit (che Tim ha cominciato a dare a qualche utente).